A cura di Edoardo D’Angelo

Un nuovo volto per l’Accademia Frosinone, infatti, da quest’anno Ermanno Fraioli sarà il nuovo Direttore tecnico. Un passato illustre prima da giocatore, poi da allenatore professionista e ad oggi, è il Presidente dell’Associazioni Allenatori di Frosinone. Queste sono le sue prime parole in gialloblu.

Come avviene la scelta dei tecnici sul territorio?

“La prima qualità per gli istruttori, non mi piace chiamarli allenatori, sono le qualità umane e comunicative. Troppo spesso diciamo che i giovani sono diversi da noi, ma è sbagliato, bisogna solo stimolarli e coinvolgerli maggiormente. E’ normale che un allenatore debba adattarsi alla contemporaneità, aggiornandosi non solo sul calcio giocato, ma anche sulla vita vera che ogni adolescente vive. Abbiamo il dovere di formare l’uomo, per poi formare il giocatore. Da un punto di vista tecnico, invece, un mister di settore giovanile deve entrare immediatamente nella testa dei ragazzi attraverso le conoscenze che vanno ampliate e rinnovate giorno per giorno, mettendo il giovane al centro del progetto. Porteremo innovazione sul piano tecnico, tattico, e oserei dire anche tecnologico per mettere gli atleti nelle condizioni di potersi formare”.

Il suo ruolo da Presidente dell’Associazione Allenatori quanto potrà servire all’Accademia Frosinone?

“Il mio ruolo da Presidente dell’Associazione Allenatori mi ha arricchito molto negli anni, ho avuto la fortuna di confrontarmi con tecnici che si sono seduti su panchine importanti. Tutto questo mi ha arricchito, e il mio arricchimento spero possa essere utile per staff e ragazzi. Mi metterò a disposizione della società per dare il mio contributo in prima persona”.

Ormai lo sguardo dell’Accademia non si ferma più sul territorio regionale, cosa servirà per implementare ancor di più il nome della società sul territorio nazionale?

“Bisogna aprire le porte a tutti, aprire le porte ad un confronto nazionale in maniera continua. La crescita avviene con la relazione con tutti. La nostra è una società strutturata che ha raggiunto ottimi risultati negli ultimi anni, però, non bisogna rimanere agiati. Un dato allarmante è l’abbandono dei ragazzi sull’attività calcistica, tantissimi giovani smettono di giocare in età prematura. La nostra battaglia sarà coinvolgerli il più possibile, ma per fare questo servirà l’aiuto di tutti gli addetti ai lavori che dovranno invogliarli per continuare e non fermarsi alle prime difficoltà. C’è un famoso triangolo che porteremo quest’anno: società, scuola e famiglia, proprio quest’ultime devono essere un valore aggiunto nella formazione. Sarà su questi valori e su questi capisaldi che si baserà il nostro piano di lavoro”.

Che idea ti sei fatto su i nostri tecnici che siederanno sulle nostre panchine?

“Alcuni mister li conosco, altri invece ancora no. Sono tutti molto competenti, ma  nel calcio quello che si è fatto in passato non conta più, bisogna progettare in ottica futura. Abbiamo sicuramente una base molto solida, ed è da questa che dobbiamo ripartire per nuovi risultati”.

L’anno scorso l’accademia ha fatto esordire tantissimi under in prima squadra, quest’anno l’obbiettivo sarà sempre questo?

“Certamente. L’obbiettivo è questo, che più che un obbiettivo è un dovere. Abbiamo l’obbligo di formare i ragazzi  facendoli diventare prima atleti e successivamente calciatori affermati, per fare in modo che in futuro possano servire al Frosinone Calcio ed esaudire il loro sogno nel cassetto. Per il raggiungimento dei nostri obbiettivi, c’è bisogno del massimo sforzo da parte di tutti nel rispetto dei ruoli. Questo per me è fondamentale”.

Cosa ti ha spinto ad accettare quest’incarico?

“L’ho accettato perché non potevo dire di no al Presidente Luigi Lunghi. Ci conosciamo da tanti anni e c’è stata stima reciproca subito dal primo giorno. Il mio scopo è aiutare allenatori e giocatori alla formazione personale. Un’altra motivazione che mi ha spinto ad accettare l’incarico è la mia provenienza. Essendo ciociaro non potevo dire di no alla mia terra, per questo non ho esitato un istante nell’accettare l’incarico, infatti colgo l’occasione per fare un’imbocca al lupo a tutta la famiglia gialloblu”.