DI-PIETRA1Si è svolto ieri, mercoledì 9 Aprile, il primo degli otto incontri ideati e promossi dal Dott. Paolo Di Pietra, rivolti agli allievi della Scuola Calcio Frosinone in collaborazione con il Dirigente Luigi Lunghi dal titolo “Le competenze per la vita attraverso il calcio”.

Durante gli appuntamenti settimanali, si porrà l’accento sulla formazione con un approccio salutogenico, per insegnare ai ragazzi le cosiddette “lifeskills”, ovvero tutte quelle competenze grazie alle quali è possibile riuscire a prendere decisioni, essere in grado di risolvere problemi, gestire le emozioni, lo stress, saper comunicare e quindi sapersi relazionare, al fine di apportare un clima di benessere all’interno delle organizzazioni sportive” – ha spiegato Paolo Di Pietra, Sociologo e Neurosociologo.

DI-PIETRA2

Il nostro intento è quello di coinvolgere non solo i bambini e gli allenatori, ma far si che anche i genitori prendano parte alle varie esercitazioni e attività ludiche di gruppo. Ogni appuntamento, fissato di mercoledì, dura circa 45 minuti e, dopo una prima fase di presentazione, attraverso il gioco, i bambini avranno modo di conoscere vari aspetti della loro personalità e del loro carattere, fino a tirar fuori le loro emozioni, cosa non da poco.

I bambini sono divisi in gruppi, squadra azzurra, gialla e bianca, a livello esperenziale è il primo anno che si concretizza questo ambizioso progetto, che al momento interessa i Pulcini 2003 e sicuramente quest’approccio fondamentale per lo sviluppo delle capacità in senso lato dell’atleta e dell’uomo, in futuro sarà esteso anche alle altre categorie” – ha dichiarato il Dirigente della Scuola Calcio Luigi Lunghi.

DI-PIETRA3

Anche il responsabile tecnico dell’Accademy Walter Broccolato, sottolinea l’importanza di questa iniziativa che a suo avviso ha come obiettivo principale fare in modo che i bambini, oltre che valorizzati dal punto di vista tecnico, possano prendere fiducia nei propri mezzi, poiché a quest’età, anche se sono bravi, a volte sono condizionati dal fattore emotivo.

Come disposto dal Dott. Di Pietra, i giovani atleti hanno avuto modo di interagire tra di loro e, di volta in volta, esterneranno le loro sensazioni, come si sentono nel gruppo, quali sono le loro percezioni, le loro preoccupazioni, cosa li rende felici, cosa li rende tristi, tutto sotto forma di gioco pratico, che li coinvolgerà attraverso una comunicazione attiva, bidirezionale.

DI-PIETRA5

Ricordiamo che i bambini non sono solo un contenitore e se fino a questo momento sono stati abituati ad ascoltare il mister in campo, ora con la figura di un educatore, ognuno di loro potrà esternare le sensazioni e soprattutto migliorare le proprie potenzialità.

Per iniziare, dopo il “circle time”, la disposizione in cerchio sul campo da gioco, c’è stata la prima fase, la presentazione, poco dopo si è passati all’aspetto pratico per comprendere le abilità mentali, le capacità e le strategie che aiuteranno i leoncini a giocare meglio e diventare un gruppo ancora più compatto, una vera e propria squadra.