Si è disputata ieri a Roma la semifinale del torneo “Galeazzi” tra il Frosinone e l’Ascoli e così come il Bayern nella finale di Champions Leauge, anche i canarini devono alzare bandiera bianca dagli undici metri. La partita è stata molto spettacolare sin dai primi minuti dove il ritmo è stato subito alto e le occasioni create sono state almeno sette. Nei primi quindici minuti però, in campo c’è stata solo una squadra e questa aveva i colori gialloblu.
Ben tre le occasioni clamorose per il Frosinone ma l’imprecisione degli avanti ha lasciato il risultato invariato. Al venticinquesimo però, alla prima occasione l’Ascoli sblocca il risultato grazie ad un tiro scoccato dai venticinque metri che sorprende il portiere Grossi. Nel secondo tempo, i canarini ripartono a testa bassa alla ricerca del pari che arriva già al decimo grazie a De Santis che dopo una bella azione personale, supera il portiere marchigiano in uscita. Il Frosinone non si ferma e continua a pressare i bianconeri nella propria metà campo alla ricerca della vittoria ma in un paio di occasioni, è bravo il portiere avversario a sventare il pericolo.
Nel terzo tempo, la musica non cambia e dopo una mancata espulsione per fallo da ultimo uomo sul lanciatissimo De Santis che poteva favorire i canarini visto che mancavano venti minuti, la partita scende di tono e si arriva così alla lotteria dei rigori dove la dea bendata volta le spalle ai ragazzi di La Bella permettendo così agli ascolani di raggiungere la finalissima. Per Incocciati & soci una cocente delusione ma non c’è tempo per recriminare, la finale per la conquista del terzo posto è alle porte e bisogna superare la Ternana per salire sul gradino più basso del podio e festeggiare comunque per il buon cammino che i ragazzi hanno avuto in questo prestigioso torneo dove solo i rigori hanno interrotto la corsa verso la finale.