A cura di Edoardo D’Angelo

ACCADEMIA FROSINONE: Nugnes, Gonzalez (1’st Di Spirito)(20’st Fioretti), Evangelisti (1’st Cimini), Cardinali (10’st Russo), Marsella (10’st Telaro), Di Vico, Milano (26’st Vacca), Alonzi, Boneo, Di Cicco, Montecuollo (26’st Fava). A disp.: Di Rita, Alusha. All.: Sig. Farinelli 

COLLEFERRO: Corsi, Cristini, Campagna (39’st Castagnacci), Damaro, Parente, Verdile (24’st Valentini), Fantini (20’st Lucchini), Lauria, Trifella (35’st Gori), Martucci (24’st Guadagnoli), Di Rienzo (35’st Mercanti). A disp.: Tomaselli, Campogna, Nardozi. All.: Sig. Mastracchio

MARCATORI: 11’pt Martucci, 29’st Di Cicco

A Ripi la settima giornata di campionato dell’Under 15 tra Accademia Frosinone e Colleferro si è conclusa 1-1 con le reti di Martucci per gli ospiti e con il pareggio di Di Cicco. Partita complicata, con i pronostici che pendevano tutti per i gialloblù visto che il Colleferro, prima di questa gara, era ancora orfana d punti, ma si sa che negli Elite stilare dei pronostici è quasi impossibile. Dopo 10′ gli uomini di Mastracchio hanno trovato il gol del vantaggio con Martucci che ha sfruttato un rimpallo dentro l’area di rigore, capitalizzando in rete. Il gol subito ha dato una motivazione in più ai padroni di casa, che dopo lo svantaggio hanno iniziato a intraprendere interessanti trame di gioco, creando tante occasioni. Il pareggio è arrivato al secondo tempo con Di Cicco. Queste sono le classiche partite dove si crea tanto e si raccoglie poco, nonostante la netta superiorità che si è vista sul rettangolo del Meroni. Oltre a parlare del match, è obbligatorio evidenziare, ancora una volta, i valori che questa società sta iniettando ai propri atleti e ai propri tesserati. A fine gara, c’è stato un altro grande gesto dei ragazzi di mister Farinelli, al quale vanno i complimenti, con il terzo tempo all’interno del tunnel che collega il campo agli spogliatoi. Quest’anno l’Accademia Frosinone del Presidente Luigi Lunghi sta facendo parlare di se, non soltanto per i risultati che stanno maturando in campo, ma soprattutto per questi gesti che evidenziano il DNA di questa società, che oramai è tra le protagoniste della regione.